La storia racconta....
Di Guidone e Garizia, sua moglie, nell’anno domini 1129 nacque Ottone Visconti.
Nel 1147, Patrizio Milanese, Signore di Massino, Albizzate e Besnate donò alcuni beni al monastero dei Cistercensi di Chiaravalle e nel 1160 fu nominato Console di Giustizia di Milano.
Nel 1162, insieme a Amizone da Porta Romana, Anselmo da Bandello, Gottifredo Gattone, Arderico Cassina, Anselmo dall'Orto, Aliprando Giudice e Arderico da Bonate, consoli di Milano, con le spade nude sul collo, dové in Lodi umiliarsi all’imperatore Federico il Barbarossa, dopo che la città era stata costretta ad arrenderglisi.
Ottone Visconti usava nel suo stemma sette corone perché aveva vinto sette fortissimi nemici.
Andato nel 1187 per ordine del Papa Urbano III all’impresa in Terra Santa a capo delle truppe di Milano, ebbe un duello con un valoroso Saraceno, a nome Voluce, che portava a cimiero sul proprio elmo l’immagine di una vipera tortuosa che divora un bambino, con cui, a dileggio dei cristiani, intendeva rappresentare il Bambino Gesù.
Ottone lo abbatté e, in memoria di questo evento, fece sue queste insegne come stemma della famiglia Visconti.
Con decreto consolare fu stabilito che l’esercito di Milano non dovesse mai accamparsi in qualsivoglia loco, se prima non innalzavasi il vessillo de lo Biscione a sette spire.
..::.. ..::.. ..::..
Nell’ultima domenica di maggio di un anno di fine Trecento il borgo è addobbato a festa. Il conte Giovanni Anguissola riceve la visita della bellissima Valentina signora D’Asti in viaggio verso la Francia per incontrare il suo futuro sposo, il Duca d’Orléans.
Domenica, Valentina con il suo seguito guiderà il corteo dei nobili piacentini, provenienti da tutto il territorio. Le piazze del borgo saranno animate da mercanti, spettacoli di saltimbanchi, cantastorie e musici.
Il Borgo sarà addobbato con tutti i fiori della Primavera in un turbinio di colori e di profumi. I banchi di un mercato con manufatti artigianali, spezie, sapori e aromi d’altri tempi si susseguiranno lungo le vie del Borgo.
Ma non tutto quello che appare è reale. Quello che sembra un giorno di gioia e di festa può trasformarsi in un vero e proprio campo di battaglia. Gli eserciti dei Normanni e dei Sassoni sono scesi dal Nord Europa in apparenza per festeggiare Valentina ed il suo seguito, ma in realtà nascondono mire di conquista sui territori italici ed inseguono un segreto che sembra essere celato dalla stessa Valentina. Si vocifera di un arma che renderebbe invincibile qualsiasi soldato, inventata dai mastri armaioli della corte dei Visconti.
Si contrappongono ai nordici gli eserciti latini dei Franchi e dei Visconti con i loro alleati Saraceni.
Gli eserciti accampati nel Borgo si fronteggeranno durante tutta la giornata in una serie di sfide e singolar tenzoni. Duelli con le spade e con armi di ogni provenienza. Gare di tiro con l’arco. Quintane a cavallo con prove di velocità e destrezza.
Alla fine l’esercito vincitore prenderà il possesso del Borgo e guiderà Valentina ed il suo seguito verso la Francia. Riusciranno i vincitori a scoprire il segreto di Valentina e ad impossessarsi dell’arma segreta dei Visconti?
..::.. ..::.. ..::..