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Castello

Costruito nel 1395 D.C.
Atto di Autorizzazione alla Costruzione del Castello di GrazzanoNoi Signore di Milano e Conte di Virtù, Vicario Generale Imperiale, volendo compiacere per speciale grazia i nostri egregi e diletti Signori Giovanni Anguissola e Beatrice Visconti sua consorte, concediamo che nella loro proprietà di Grazzano, nel nostro distretto di Piacenza, possano far costruire liberamente e impunemente una fortificazione quale loro aggradi, nonostante alcuni decreti o nostri ordini emessi in contrario.
I mandanti osservino e facciano inviolabilmente osservare questo nostro scritto. In testimonianza della qualcosa abbiamo disposto che la presente sia compilata registrata e convalidata con il nostro sigillo.
Pavia
18 febbraio 1395

 

Il Castello, fronte OvestCon questo manoscritto, il duca Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano e di altre città del nord, autorizzava la sorella Beatrice sposata al nobile piacentino Giovanni Anguissola a costruire un castello nella loro proprietà di Grazzano.
 
Il complesso castrense fu impostato su schema quadrato con quattro torri agli angoli delle quali: due a base circolare e due a base quadrata. All'interno del corpo di fabbrica una corte a base quadrata circondata da porticati.
 
Sopra ai porticati i corpi di collegamento si affacciano sulla corte interna con delle finestrature o con dei ballatoi aperti.
 
A base quadrata, circondata da un ampio fossato, i torrioni merlati agli angoli, questa rocca, baluardo di difesa dei Ghibellini nelle lotte per il dominio di Piacenza, è vera, autentica; ha tutte le carte in regola con storia: cruenti scontri, impiccagione di prigionieri e congiurati, episodi gloriosi.
 
Un ampio fossato circonda il castello. Lo schema di costruzione è classico del periodo in cui è stato realizzato e testimonia l'influenza Viscontea nella zona. Diversi sono i richiami al castello Visconti di Pavia.
 
Il Castello, fronte NordTra una successione e un fatto d'arme furono apportati al maniero numerosi rifacimenti: nel 1698 si sostituì il preesistente ponte levatoio in legno con una struttura "in quadrelli" (Autorizzazione firmata dal notaio pubblico e cancelliere di Piacenza Alessio Dosini a favore del marchese Felice Anguissola).
 
Alla fine del 1800 attorno al maniero, sparuti contadini popolavano catapecchie e vecchie stalle. Molte parti del Castello erano andate in rovina: logge e camminamenti erano pericolanti, le mura sgretolate, la stabilità del fortilizio compromessa.
 
Nel 1822 si ebbero interventi di falegnameria edile per un importo di lire 2947,8 completate, nell'anno successivo, da "296 giornate da muratore e 215 da garzone". Si hanno notizie di altri lavori compiuti negli anni 1829 e 1849 quando, sulla base delle perizie redatte dal geometra Paolo Martini di Ponte dell'Olio, furono ristrutturati i fabbricati di servizio adibiti a "arsenale da legname e buganderia". Ancora "lavori di scalpellino per 339,39 lire di Parma" nel 1859 e altri nel 1879.
 
 
Per maggiori informazioni: www.castellodigrazzanovisconti.it
 

 

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